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San Giuliano, l'assalto del Comitato Redefossi: “Ci avete abbandonato”

Una trentina di persone del "Comitato Redefossi Via Magri Via Toscani Via Roma" irrompe in aula consiliare in sede di approvazione del bilancio: "Non ne possiamo più, ci avete abbandonato"

Si sono ripresentate ancora le scene già viste in autunno, quando un gruppo di cittadini del "Comitato Redefossi Via Magri Via Toscani Via Roma" aveva interrotto il consiglio comunale con tanto di cartelli per rivendicare il proprio diritto ad avere un'aria pulita e un ambiente sano nel quartiere.


Da anni infatti la zona sopra menzionata presenta scarse condizioni igieniche, tanto da non meravigliarsi se, passeggiando, si possono vedere ratti, recinzioni precarie, immondizia e acqua paludosa, e si è costretti ad alzare il bavero della giacca per non sentire i cattivi odori, in particolare d'estate. Il 29 aprile 2010 questi cittadini sono tornati alla carica e si sono nuovamente presentati in sede di consiglio comunale innanzi al Sindaco Gina Greco. "Le istituzioni ci hanno abbandonato", "vergogna", "siamo stanchi di respirare aria marcia" sono alcune delle scritte recitate nei cartelli portati dai cittadini, sia adulti che piccini, stufi della situazione.


Il Cavo Redefossi, che venne scavato nel 1783, è un canale che serviva per evitare le esondazioni dei Navigli milanese: si forma presso Porta Nuova e raccoglie le acque del Seveso e del Naviglio della Martesana. Attraversa Milano sotto il manto stradale, fino a toccare San Donato Milanese, bagnare San Giuliano Milanese e confluire nel Cavo Vettabbia, tributario del Lambro, a nord di Melegnano.

Protesta Comitato Redefossi


"Chiediamo scusa ai cittadini presenti per l'interruzione del Consiglio Comunale.- ha detto Massimiliano Reggiori, 42 anni, referente del Comitato.- ma siamo stufi, il quartiere è invivibile. Abbiamo manifestato più volte, abbiamo fatto una raccolta firme, e agli inizi di aprile abbiamo fatto protocollare la richiesta di un incontro col Sindaco ma non ci hanno degnati di una risposta. Siamo abbandonati dalle Istituzioni".


Il sindaco Luigia Greco, nonostante l'irruzione, si è invece dimostrata molto aperta a parlare coi suoi cittadini e si è quindi allontanata dall'aula per avere un confronto con gli stessi, seguita inizialmente dal Vice Sindaco Cristian Stefanoni e l'assessore alla sicurezza e all'ambiente Ezio Mercanti, per poi calmare gli animi del Comitato completamente da sola, come solo una grande donna sa fare.


Il primo cittadino sangiulianese, dopo aver fatto notare ai cittadini di non essere stati abbandonati, ha ribadito il proprio impegno a trovare una soluzione: "La competenza del Cavo è della Regione - ha detto la Greco-. Mi sono recata personalmente, insieme al vicesindaco, a un dirigente dell'Ufficio tecnico ed a un vostro referente in Regione, abbiamo partecipato ai bandi, ma c'è stato risposto che al momento non possono finanziarci perché non hanno soldi. Noi purtroppo siamo usciti dal Patto di Stabilità e più di tanto non possiamo fare".


Il Sindaco ha poi promesso di incontrare l'indomani alcuni referenti del Comitato per cercare di venirsi incontro nell'interesse degli stessi. "Neanche nel terzo mondo - ha detto Mouatamid Nour Eddine - ho visto un degrado simile. Attendiamo fiduciosi domani, ma siamo stufi delle parole: ora vogliamo i fatti".

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