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Sabato, 20 Aprile 2024
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Uccise l'ex compagna, era a casa e maltrattava la nuova fidanzata

L'uomo - che sull'omicidio si proclama innocente e attende il verdetto della Cassazione - è stato allontanato dalla nuova casa

Condannato all'ergastolo per l'omicidio della sua ex compagna, in attesa della sentenza di Cassazione era libero per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Si è rifatto una vita con un'altra donna e il figlio di questa. Ma il 17 luglio i carabinieri di San Giuliano Milanese, dove vive, gli hanno notificato l'allontanamento dall'abitazione: è accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della nuova compagna, che negli ultimi mesi lo ha più volte denunciato.

L'omicidio risale al 13 febbraio 2012. Una lite in strada tra Carmine Buono, oggi 59enne, e Antonia Bianco, all'epoca 43enne, che da poco aveva rotto la relazione sentimentale. La donna morì poco dopo essere arrivata all'ospedale di San Donato Milanese e i medici, che all'inizio avevano pensato ad un infarto, notarono una ferita sotto l'ascella sinistra: un'arma appuntita l'aveva perforata colpendo il cuore.

Buono si è sempre proclamato innocente, ma l'Appello bis ha decretato per lui l'ergastolo a giugno 2016. Nel frattempo, però, come detto erano scaduti i termini di custodia, per cui l'uomo era libero e, fino ad ora, viveva insieme alla nuova compagna. Ora il provvedimento, deciso dai pubblici ministeri di Lodi per evitare che la situazione nella nuova famiglia degenerasse.

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