Arrestato per spaccio di droga è stato rilasciato dopo 12 ore
Arrestato per spaccio di stupefacenti alle 22 di martedì, è stato rilasciato dopo appena 12 ore. In attesa dell’analisi qualitativa della droga da cui dipenderà la differenza tra uso personale e detenzione a fini di spaccio il giovane di origini marocchine è stato rilasciato perchè incensurato e residente in Italia
Redazione
11 agosto 2009 11:15
Era stato arrestato per spaccio di droga in via De Nicola, San Giuliano Milanese, ed è stato scarcerato solo 12 ore dopo.
J.A. marocchino di 22 anni, oppupato in un’impresa di pulizie, ma al momento disoccupato era regolare e residente nel paese. E’ stato preso dai carabinieri di San donato intorno alle 22 di martedì scorso.
I militari, che stavano pattugliando la zona, quando hanno notato un movimento sospetto del ragazzo che vedendoli in giro ha inforcato la bicicletta e se l’è data alla fuga. Fuga che è durata poco. Il giovane nella fuga a lanciato la bicicletta e le due bustine che teneva in tasca.
Bustine che sono state subito recuperate dai carabinieri dopo aver preso il fuggitivo. Le bustine contenevano 3.3 grammi di cocaina. Davanti al Giudice Angela Scalise, J.A. ha spiegato che la cocaina era per uso personale. Spiegazione che ha rischiato di contraddire quando ha detto che parte della droga l’avrebbe voluta offrire al fratello.
L’avvocato d’ufficio Fabio Daprati di Lodi ha chiesto i “termini a difesa”, per poter disporre dell’analisi qualitativa della droga da cui dipenderà la differenza tra uso personale e detenzione a fini di spaccio: la prossima udienza si terrà il 25 settembre.
Il pubblico ministero Elvira Borsani ha chiesto la custodia cautelare in carcere, il giudice Angela Scalise, visto che il giovane è incensurato e ha anche un indirizzo in Italia, presso il padre in via Risorgimento, non ha invece disposto alcuna misura cautelare.
J.A. marocchino di 22 anni, oppupato in un’impresa di pulizie, ma al momento disoccupato era regolare e residente nel paese. E’ stato preso dai carabinieri di San donato intorno alle 22 di martedì scorso.
I militari, che stavano pattugliando la zona, quando hanno notato un movimento sospetto del ragazzo che vedendoli in giro ha inforcato la bicicletta e se l’è data alla fuga. Fuga che è durata poco. Il giovane nella fuga a lanciato la bicicletta e le due bustine che teneva in tasca.
Bustine che sono state subito recuperate dai carabinieri dopo aver preso il fuggitivo. Le bustine contenevano 3.3 grammi di cocaina. Davanti al Giudice Angela Scalise, J.A. ha spiegato che la cocaina era per uso personale. Spiegazione che ha rischiato di contraddire quando ha detto che parte della droga l’avrebbe voluta offrire al fratello.
L’avvocato d’ufficio Fabio Daprati di Lodi ha chiesto i “termini a difesa”, per poter disporre dell’analisi qualitativa della droga da cui dipenderà la differenza tra uso personale e detenzione a fini di spaccio: la prossima udienza si terrà il 25 settembre.
Il pubblico ministero Elvira Borsani ha chiesto la custodia cautelare in carcere, il giudice Angela Scalise, visto che il giovane è incensurato e ha anche un indirizzo in Italia, presso il padre in via Risorgimento, non ha invece disposto alcuna misura cautelare.
Redazione
11 agosto 2009 11:15
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